La grande forza dell’arteterapia sta nel poter esplorare tanti aspetti di sé con i tempi unici e personali di ognuno e anche mantenendo, quando necessario, una
certa distanza di sicurezza.
Parlare di un’immagine non è come parlare di sé direttamente…
la comunicazione è mediata dalle immagini e dai materiali, e questo può essere un aspetto davvero calmante per tante persone.
Dove quindi
le parole sono troppo difficili, dolorose o imbarazzanti non solo da verbalizzare ma anche da pensare, l’arteterapia facilita la creazione di uno spazio in cui sia possibile avere accesso, dare forma e ricreare un dialogo con le preoccupazioni, le fantasie, i conflitti, ma anche le risorse creative di ciascuno.
In un percorso di arteterapia è possibile
ampliare il proprio vocabolario espressivo: spesso le persone iniziano utilizzando uno o pochi materiali per lo più nella stessa maniera.
Col tempo si potranno sperimentare materiali nuovi e
trovare modi diversi per “raccontare” ciò che si ha dentro: un’emozione, un sogno, una situazione… e tutto ciò potrà
essere visto da vari punti di vista: quello della persona che ha realizzato l’opera, quello dell’arteterapeuta e degli altri partecipanti del gruppo (se di gruppo si tratta) ma anche quello di tutti i personaggi presenti nel disegno… anche un albero e una finestra possono avere il loro punto di vista, basta saperli ascoltare.